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LIBRI ITALIANI: NOVITÀ. DEMETRIO PAOLIN. RUSKA JORJOLIANI. ANDREA POMELLA

LUCI NEL BUIO


Erano in progetto da parte mia alcune anticipazioni italiane che sono diventate constatazioni, constatazioni di libri già in circolazione in questo periodo strano e sospeso (a futura memoria: scrivo nel Marzo 2020 funestato dal Coronavirus). E le anticipazioni sono state momentaneamente rimandate, semplicemente perché gli editori stanno comprensibilmente spostando le uscite dei libri. Ma va bene, occupiamoci di quello che è in libreria, E che è valido. E che non merita di passare in cavalleria a causa di altre urgenze.

Inizio da Demetrio Paolin e dal suo nuovo Anatomia di un profeta (Voland). Il profeta del titolo è Geremia e questo dice dell´afflato biblico di questo romanzo, che in una recente recensione molto lusinghiera è stato definito "spurio" per il suo mischiare appunto il tema biblico a una vicenda contemporanea, quella del bambino Patrick. Ho letto anche paragoni con Il Regno di Carrére per questo tipo di struttura e per la dialettica tra religione e autobiografia.
Da parte mia avevo apprezzato il precedente di Paolin, Conforme alla gloria e anche di questo nuovo mi son fatto l´idea di un´opera complessa, stratificata, polifonica, problematica (nel senso che solleva problemi e questioni) e molto interessante.

Sempre per Voland abbiamo la scrittrice italo-georgiana Ruska Jorjoliani con Tre vivi, tre morti.
L´autrice ha esordito nel 2015 per Corrimano con l´apprezzato La tua presenza è come una città, e
l´approdo a Voland conferma l ottimo lavoro di scouting da parte del piccolo e valoroso editore palermitano.
Tre vivi, tre morti viene descritto come un romanzo familiare con venature giallistiche e noir, che parte da una situazione di pace quotidiana (la vita di una coppia nell´Italia tra la fine della guerra mondiale e il boom economico) per scavare nel passato di uno dei personaggi con una tipica quest che ricostruisce vicende ma soprattutto oscuri (ingombranti) portati (eredità) del passato. Per gli estratti che ho letto si tratta di un romanzo dal respiro molto classico e con un forte elemento di caratterizzazione ambientale, direi regionale (l´Abruzzo, la Toscana). Non va fatto passare inosservato.

Il terzo libro di cui parlo è I colpevoli di Andrea Pomella (Einaudi), scrittore del quale avevo apprezzato, pur con qualche riserva, L´uomo che trema, sul difficile tema della depressione.
Anche qui Pomella ritorna sui formati, sui modi dell´auto-fiction, o meglio dell´autobiografia con forma narrativa, esplorando il rapporto col padre - co/protagonista anche nel libro precedente - e in senso più ampio il tema del tradimento.
Il libro mi pare insomma da una parte il proseguimento del discorso autobiografico di Pomella, dall´altro un suo possibile ampliamento e un completamento dell´opera precedente.

Uno dei libri principe di questa rassegna, una vera anticipazione, sarebbe stato il nuovo romanzo di Stefano Corbetta. Passata la buriana, sarà bello parlarne in futuro, in tempi migliori.

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