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LIBRI E RECENSIONI. ANTONINA NOCERA - METAFISICA DEL SOTTOSUOLO

GIUSTIZIA, DELITTO, PENE

Metafisica del sottosuolo - Antonina Nocera - copertina

Metafisica del sottosuolo di Antonina Nocera mi è capitato tra le mani proprio nel momento in cui mi trovavo impegnato con la lettura de Il contesto di Leonardo Sciascia.
In effetti questo breve e denso saggio, nato dagli atti di un Convegno tenutosi a Racalmuto nel trentennale della morte, traccia un vertiginoso parallelo tra il siciliano e Dostoevskij occupandosi in particolari di temi come delitto, punizione e giustizia (probabilmente dell´impossibilità di quest´ultima).

Mi risulta che questo sia il primo testo di critica che accosta i due grandi autori. In effetti nel Contesto a un certo punto l´ispettore Rogas perquisendo la casa di un sospetto trova nelle sue librerie molti libri russi, tra cui l´unico citato esplicitamente è I fratelli Karamazov. È un caso, per un autore - il siciliano - che non era accreditato di una particolare passione dostoevskijana, , questo buttare lí un riferimento di tale portata?
Secondo l´autrice non lo è, e da questo indizio parte una ricerca di assonanze che per quanto concerne il russo si concentra in particolare sul testo della biblioteca, ma arriva (ovviamente, mi verrebbe da dire) al libro dove l´esplorazione di Dostoevskij sulle categorie del bene e del male si fa direi più metafisica. Parlo chiaramente di Delitto e castigo, ma non sono le uniche e affascinanti rifrazioni letterarie del testo.

Vi porto un esempio di queste rifrazioni e della densità di cui parlavo prima, citando una parte del saggio, pagina 21.

Il punto di partenza, cioè l´errore giudiziario, è il pretesto per aprire una questione di più ampia portata. Ovvero: le interrogazioni che preludono al senso di questo trattato (si parla di un trattato scritto da uno dei personaggi del Contesto sul tema dell´errore giudiziario, ndR) sono le medesime che si pone Ivan Karamazov prima di raccontare ad Alëša il contenuto del suo trattato.Aleggia, in entrambi i casi, una domanda "Da che cominciamo: da Dio?" esordisce il personaggio dostoeveskijano, esponendo l´idea dell´inconciliabilità tra il Dio sofferente e il Dio imparziale con il delitto non vendicato. Interessante osservare che entrambe le interrogazioni prendono a prestito Voltaire: Ivan esordisce riferendosi al filosofo: "C´è un grande peccatore nel diciottesimo secolo, il quale sentenziò che se Dio non c´è bisognerebbe inventarlo"

Se possiamo forse attribuire ad ambedue gli autori un uso della scrittura come indagine (cito dal testo) e in particolare un´interrogazione direi etica sul bene e sul male, sull´inverarsi di quest´ultimo nell´"atto" del delitto e sulla portata di esso (diciamo anche sulla sostanziale insensatezza del delitto perfetto - è proprio essa a renderlo tale), sulla punizione e - specie nel russo - sulla portata divina, religiosa di questa, sulla giustizia e sulla sua imperdonabile, infame, applicazione, ecco che l´autrice illumina analogie e necessarie differenze guidando il lettore dentro i testi - non dimentichiamo che alla fine si tratta di bellissimi romanzi - con penna acuta, competente ma non priva di una levità divulgativa. Si tratta insomma di un saggio succoso e agile e dinamico e non per iniziati, o meglio, presuppone una conoscenza degli autori e di quei romanzi - e ci mancherebbe non leggerli! - ma senza rivolgersi per forza a lettori professionali (se così si può dire).

Il libro, che consiglierei a chiunque sia appena reduce dalle letture che avete spero compreso o a chi si appresti a farlo (come sempre con la critica, sempre meglio dopo) si presenta in un´edizione curatissima come scelte grafica, carta e copertina, la collana è la preziosa (ec)citazioni di Divergenze, ed è corredato da un´introduzione di Antonio di Grado, direttore letterario della Fondazione Sciascia, e da una nota finale del critico Federico Fiore. Operazioni di editoria indipendente forti nei contenuti e nella forma e tempo-lettura (peraltro non più di un´ora) realmente ben speso.


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Informazioni sul libro
Antonina Nocera - Metafisica del sottosuolo
Ed. Divergenze 2020
Prefazione di Antonio di Grado
Postfazione di Federico Fiore
45 pp.
Attualmente in commercio
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