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LIBRI E RECENSIONI. ALESSANDRO PERISSINOTTO - QUELLO CHE L´ACQUA NASCONDE.

I PESI DEL PASSATO

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Dopo Le colpe dei padri (secondo al Premio Strega 2013) il bravo Alessandro Perissinotto torna sul luogo del delitto con Quello che l´acqua nasconde.
Il luogo è ovviamente Torino, ma sono i tempi e i collegamenti a rendersi decisivi: tornano infatti i riferimenti agli anni di piombo e a un passato pesante, che si riverbera nel presente e nei destini (solo apparentemente lineari se non ordinari) descritti nel romanzo.

Abbiamo qui un´ interessante triangolazione: il luminare della genetistica Edoardo Rubessi, attivo negli Stati Uniti dove è emigrato dopo la laurea,  torna nella città sabauda per un anno di ricerca, insieme alla bella moglie Susan. Lì si trova a rincontrare il vecchio compagno di oratorio Aldo, rassegnato e vagamente grigio professore alle scuole superiori. Ma trova (o ritrova) anche uno strano, anziano e inquietante signore che inizia lasciando bigliettini misteriosi alla moglie per poi imboccare una vera e propria strategia di stalking ai danni di Edoardo stesso.

Questo il primo intreccio, che merita di non essere rivelato oltre, perché ci porterà nel passato del protagonista, in una Torino squassata e scossa da bombe e sparatorie, e in una serie di luoghi abbandonati e inquietanti, il tutto mentre i personaggi si svilupperanno (o invilupperanno) per reazione agli avvenimenti messi in moto nella maniera che sopra descrivevo.

Il genere perseguito da Perissinotto è - come ne Le colpe dei padri - un giallo a tinte psicologiche e con radici appunto nella storia recente del nostro paese, naturalmente una maniera di "intrattenere informando". La combinazione di scrittura scorrevole, abile tratteggiatura dei personaggi, ottima documentazione (e verosimiglianza) dello scenario storico contribuiscono a creare quell´effetto "page turner" quasi all´americana, cosa che in questo senso vuole essere assolutamente un complimento. Mestiere, insomma, ma non disgiunto da una vera passione per le cose che vengono raccontate.

La storia è avvincente seppur non originalissima, e soprattutto il romanzo non ha cadute di ritmo, ridondanze, trascuratezze nei nessi logici, procede insomma compatta e senza pretese di cambiare il mondo (del romanzo) regala qualche ora davvero avvincente e istruttiva. Mi pare molto, e mi sembra che Perissinotto, pur nel suo sostanziale stato di disparte rispetto alla scena narrativa italiana, si conferma - come si suol dire - narratore di razza.

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Informazioni sul libro

Alessandro Perissinotto - Quello che l´acqua nasconde
Ed. Piemme 2017
300 pg.
Attualmente in commercio

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