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LE ANTICIPAZIONI. LIBRI DA CERCARE AL SALONE DI TORINO 2017.

GIRANDO CONCENTRATI

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In questa anticipazione "speciale" mi soffermo su libri che potrebbe valere la pena cercare al Salone di Torino, ci sono due accezioni, ovvero quelli che gli editori hanno pianificato proprio
per l´occasione in modo da fornire un lancio adeguato, e quelli usciti "nei paraggi" o anche prima ma che consiglio arbitrariamente di andare a cercare.

Giordano Tedoldi - Tabù (Tunué)
Si parte con il botto, Tedoldi pare essere il classico scrittore molto stimato dai suoi colleghi, il classico segreto ben custodito, corrosivo sia di persona che nella scrittura. Ha anche storie editoriali particolari, esordio nel 2006 con i racconti di Io odio John Updike per Fazi (plauso critico), poi sette anni fino al romanzo I segnalati (minor plauso critico), riedizione Minimum Fax per la raccolta di cui sopra e ora ritorno al romanzo con Tunué e chiaramente se in un anno M.Fax ti ripubblica qualcosa di già in circolazione e Tunué porta il nuovo libro come articolo di punta a Torino, ci sono motivi per sgranare gli occhi.
Nel lancio dell´editore si fa riferimento a Updike (ma non lo odiava?), Mailer, Roth e Houllebecq e si descrive una storia di adulterio (il Tabù del titolo, peraltro mi pare ormai ampiamente abbattuto o superato). Ottime premesse.

Bov Bjerg - La nostra casa (Keller)
Ho per ovvi motivi una inclinazione per la letteratura mitteleuropea e Keller è all´avanguardia per quanto concerne quella in lingua tedesca.
Il libro che uscirà in anteprima a Torino in originale fa Auerhaus, che è una storpiatura di Our House, la canzone dei Madness, e che ci può dare un´idea del mood: sei ragazzi che vanno a vivere in una comune, perché vogliono una vita less ordinary.
Con la sua tonalità tra il comico e il melancolico, i lunghi discorsi sul senso della vita degli abitanti di questa "WG" ( abbreviazione di comune studentesca in tedesco) il libro ha convinto la critica di queste parti e mi pare che Keller ci punti molto.

Dag Soldstad - Romanzo 11, Libro 18 (Iperborea)
Questo dello scrittore norvegese è un romanzo del 1992, Iperborea sta spaziando - mi pare - tra quella che potrebbe essere definita la produzione maggiore o primigenia di Soldstad, scrittore-entomologo, analista della natura umana, originale, cinico, comico, posizionato secondo la critica tra Ibsen, Hamsun (per rimanere nel suo paese) e Bernhard (per andare oltreconfine).
In questo romanzo dal titolo/non-titolo ci si concentra sulla vita smarrita di un funzionario che ripensa alle proprie scelte (una moglie e un figlio abbandonati per seguire una seduzione e
un´illusione di gioventù)  e cerca una soluzione radicale per trovare un ´ennesima svolta.
Per lo stile elusivo e la ricerca sistematica della non-credibilità chi lo ha recensito sconsiglia di leggerlo in e-book (siamo avvertiti).

Fabio Stassi - Angelica e le comete (Sellerio)
Stassi - che mi aveva discretamente incantato con Come un respiro interrotto - torna con una sua storia come di consueto, o forse più del solito, favolistico-magica, tra espedienti alla Never ending story (il libro ritrovato che contiene una fiaba), e sapori collodiano-felliniano-folcloristici. Immagino non faccia per me, ma lo segnalo volentieri a chi segue l´autore, che sa scrivere ed è pure molto simpatico.

Tommaso Landolfi - Racconti Impossibili (Adelphi)
Insomma, basterebbero il nome e la riedizione di una raccolta landofliana da tempo furori catalogo (uscirono nel 1966). I racconti di Landolfi - credo - sono sempre impossibili, se non altro da replicare per sguardo obliquo e virtuosismo, qui l´autore si cimenta più diffusamente coi registri del fantascientifico, del surreale, e comunque spaziando nei generi da par suo (compresi alcuni tentativi gialli che interpreto come vagamente Dürrenmatt-iani). Sapendo che questi sono venuti subito dopo i Tre racconti (usciti nel 1964), immagino qualcosa di delizioso.

LIBRI BONUS GIÀ ANTICIPATI

Jonathan Lethem - Anatomia di un giocatore di azzardo (La Nave di Teseo)
Tanto tuonò che La nave decise di far uscire questo nuovo Lethem per Torino. Questa storia di un giocatore di backgammon e del suo tumore al volto non è stata accolta particolarmente bene in patria, visto anche il riconoscimento dell´autore. A Torino c´è comunque la possibilità di vederselo e sentirselo, che non mi par male. Qui qualche cenno sulla trama del libro.

Paul Lynch - Cielo rosso, al mattino (66th and 2nd)
Scrittore irlandese che si ispira a McCarthy, Nabokov e Bellow, e che ambienta la sua storia in un ottocento violento e Gangs of New York, pensavo già si trattasse di libro disperso (di quelli annunciati e poi non fatti) e invece l´editore pare puntarci con tanto di autore al Salone. Anche qui propongo un piccolo approfondimento.

Si fa, insomma, sul serio. E non è finita qui.

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