Passa ai contenuti principali

LE ANTICIPAZIONI PER GENNAIO E FEBBRAIO. AMERICANA

SALTER. TALESE. LIPTROT. M*A*S*H`.


Gennaio e Febbraio 2017



Tempo di nuove anticipazioni per il 2017, con qualche variazione.
Cercherò in generale di "annunciare" libri in uscita al massimo tre mesi dopo il mio pezzo, questo sia a causa della (legittima, intendiamoci) inaffidabilità dei piani editoriali, quindi per evitare di avere cose anticipate e che poi non arrivano in libreria, ma anche per non avere "il fiato lungo" quando il libro esce, in termini più banali, per non parlarne troppo presto.

Faranno eccezione i libri che chiamo o chiamerò "eventi editoriali", i libri dell´anno, che avranno spazi a volte individuali e a volte collettivi, e che verranno anticipati anche "a lunga gittata" visto che meno hanno il rischio di essere scordati.
Fin qui le mie trascurabili note metodologiche.

Inizio quindi con un po´di Americana in uscita tra Gennaio e Febbraio.

James Salter - La solitudine del Cielo (Guanda) in uscita a Febbraio.

Con pazienza e tenacia Guanda sta pubblicando tutta la produzione di Salter, a lungo segreto ottimamente custodito almeno da noi (in patria ha avuto i suoi estimatori, costantemente) e ora in via di riscoperta post-mortem.
Per l´editore milanese sono finora usciti Tutto quel che è la vita (ultima opera di Salter, notevole), Una perfetta felicità (molto buono), il "classico" autobiografico di ambientazione guerresca Per la gloria (l´esordio di Salter, in originale The Hunters del 1957) e i racconti de L´ultima notte.
Questo La solitudine del cielo è stato il secondo romanzo di Salter, pubblicato nel 1961 come The arm of flesh e poi rivisto e ripubblicato come Cassada nel 2000.
Salter era stato pilota di aerei da guerra, e con questo libro prosegue - diciamo così - la linea autobiografica di Per la gloria: cameratismo, amicizia virile, vicende drammatiche, contraddizioni e usanze dell´ambiente militare tra piloti americani nella Germania occupata del dopoguerra.
Il cambio di titolo che riferisco sopra è effetto di una vera e propria riscrittura, il libro nasceva come polifonia di voci ed è stato rivisto quarant´anni dopo dallo scrittore, non soddisfatto dell´esito, in una terza persona onnisciente. Il nuovo titolo è il nome del personaggio principale, quello più emblematico del libro.
Da parte mia vi dico che Salter è (stato) scrittore raffinatissimo, lirico e fuori dalle mode (o per meglio dire fuori dal tempo, visto che già ad esempio Tutto quel che è la vita, del 2013 sembrava provenire direttamente dall´età del jazz, da Fitzgerald o Hemingway).

Gay Talese - Motel Voyeur (Rizzoli), in uscita a Gennaio
Talese è uno dei padri o degli esponenti considerati maggiori del cosiddetto New Journalism, detto questo da anni non se ne era parlato come in occasione di Motel Voyeur.
Siamo nei dintorni del caso letterario: Talese racconta la storia dell´albergatore Gerard Foos, che per trent´anni aveva spiato da una sorta di "corridoio segreto" le stanze del Motel da lui posseduto, in particolare (ovvio) concentrandosi sulle coppie in cerca di intimità, ma - sostiene lui - trovandosi anche a essere testimone di un omicidio.
Telese viene a sapere di questa storia, contattato da Foos stesso, all´inizio degli anni ´80, rimane a lungo in contatto con lui, viene invitato al Motel e può addirittura accompagnare Foos in alcune delle sue sedute, ma solo nel 2013 riceve dall´albergatore la liberatoria per poterne scrivere.
Lo fa, e il libro appena uscito viene fatto a pezzi - dal punto di vista della credibilità - da alcuni articoli usciti sulla stampa americana. In pratica ci sono delle incongruenze in quello che ha raccontato Foos, cosa che getta una luce sospetta sul libro, ma anche su Talese stesso (Chi inventa cosa? Come si cataloga moralmente la scelta di tacere per trent´anni su un omicidio).
Ovviamente tutta acqua al mulino del marketing, Talese prima disconosce il libro, poi si pente e lo difende, nel frattempo Steven Spielberg compra i diritti per il cinema.
In realtà, e si legga a proposito Kevin Shields con Fame di realtà e la storia della autobiografia di James Frey allo scrittore, seppur new journalist, non viene richiesto una certificato di verità o veridicità assolute, a meno che non sia lui a impegnarsi moralmente in quel senso. Evidentemente Talese lo ha fatto - implicitamente ed esplicitamente - oppure semplicemente è un abilissimo promotore di se stesso.
Sia come sia, il libro ha avuto critiche discordanti, sia dal punto di vista morale (qualcuno ha accusato Talese di non essersi mai schierato, di essersi limitato appunto a osservare come il Voyeur del titolo) che da quello letterario.
In ogni caso, mi pare abbia le caratteristiche per far parlare di sé, per il resto la regola è simile a quella del Voyeur: guardarci dentro.

Amy Liptrot - Nelle isole estreme (Guanda), in uscita a Gennaio
Questo libro è stato l´esordio per la trentaquattrenne scrittrice inglese Amy Liptrot, si tratta di un memoir e un memoir abbastanza tipico.
Il ritorno ai luoghi della fanciullezza e adolescenza (le isole Orcadi), luoghi di natura selvaggia e grandiosa, ma anche posti che evocano sofferenza (la malattia mentale del padre, la madre che abbandona la famiglia), cosa che a sua volte crea le condizioni per una vita segnata da tormenti e dipendenza dall´alcol, una caduta che proprio il ritorno alle Orcadi interrompe, fornendo la speranza di un´altra vita.
Tutto molto tipico e già sentito, eppure il libro ha ricevuto attenzione in patria per motivi molto molto semplici: la sincerità del tono (una voce vulnerabile e coraggiosa allo stesso tempo) e la limpidezza, la liricità della scrittura. Penso meriti un´occhiata.

Richard Hooker - Mash (Sur, collana Big Sur) in uscita a Febbraio.
Se leggete Mash e pensate alla serie televisiva o anche al film di Altman, avete ragione.
Questo è il romanzo che ne sta alla base, scritto da Hooker nel 1968 e - in maniera tutto sommato simile a quanto è successo con Charles Webb e Il laureato - immensamente meno conosciuto della sua trasposizione cinematografica.
Per scriverlo Hooker - fondamentalmente rimasto un One hit wonder - si era ispirato alla sua esperienza dal vero, come medico nella guerra di Corea.
Storia intrisa di umorismo, umanità, divertimento, ribellione, ha ricevuto consensi critici e dal pubblico prima di diventare film, il fatto che l´autore sia di fatto rimasto lì (non credo lo si possa definire propriamente scrittore) non significa che il libro sia derubricabile a semplice curiosità per nostalgici, visto anche il fiuto dei ragazzi di Big Sur.

Nelle prossime puntate, mi sposterò in Europa e non solo. E non dimentichiamo i libri evento. In due parole, stay tuned.

Commenti