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LIBRI E RECENSIONI. PREVISIONI PER LO STREGA.

GRAND PRIX





Lo Strega è una faccenda un po´simile a Sanremo, richiama interesse, curiosità, gossip, disprezzo e sarcasmo. E soprattutto - soprattutto. "Tanto è truccato".

Che non è del tutto sbagliato. Difficile vedere la lista dei vincitori degli ultimi anni senza considerare il dominio dei grandi editori, o - nelle banalizzazioni del gergo giornalistico - dei "soliti noti".
Significa che poi quella che va in cinquina o vince sia cattiva letteratura?
Ma no. Il vincitore dello scorso anno era notevole, per esempio. Il punto - dibattuto fino alla noia e a cui non mi sento di aggiungere nulla - è come cambiare un po´il menù, rendere le proposte dei piccoli editori non buone solamente per la dozzina, eterne outsider - come certe squadre africane o esotiche ai mondiali di calcio.

Quest´anno esiste anche il fattore Mondadori-Rizzoli (no, non la chiamo Mondazzoli, no no no) a rendere il tutto ancora più concentrato e teoricamente meno combattuto.
Come reazione o comunque, in ogni caso, senza bisogno di giustificarsi, tre editori importanti come Feltrinelli (la meno major delle major), Bompiani ed Einaudi non partecipano,
il che un po´impoverisce l´insieme, allo stesso tempo alzando la temperatura polemica.

Visto che le (mie) chiacchere editorial-politiche stanno a zero, non mi resta che fare una panoramica dei 12 finalisti (ne ho azzeccati 10 su 12, peraltro) e azzardare qualche considerazione in vista della cinquina.

L´uomo del futuro - Eraldo Affinati (Mondadori).

Tema (Don Milani) di quelli magari non immediatamente sexy ma buono per stimolare dotte recensioni, scrittore con buono status ma non di quelli "In primissima linea", il libro gode di buona stampa, entra sicuramente in cinquina e si gioca la vittoria finale.


La scuola cattolica - Edoardo Albinati (Rizzoli)


Nome e cognome assonanti rispetto ad Affinati, stesse iniziali, tema (qui più vagamente) religioso, quello di Albinati anche solo per la mole nasce un po´come Grande Romanzo Italiano o Romanzo Italiano Grande, lo sto leggendo e spicca intelligenza da tutti i pori anche se a mio modo di vedere (ne parlerò) non è esattamente narrativa, comunque entra in cinquina e secondo me va a vincere.


Dove troverete un altro padre come il mio - Rossana Campo (Ponte alle Grazie)

La Campo è ormai nome noto e ricorrente - tra alti e bassi - della letteratura italiana, anche lei qui se la vede con l´autobiografia e l´autofiction (come Albinati ne la Scuola Cattolica), libro probabilmente interessante e sottovalutato, e non entrerà in cinquina.


Dalle rovine - Luciano Funetta (Tunué)


Quello che fa Tunué con lo Strega mostra come il diavolo non sia così brutto come lo si dipinge. Se una casa editrice che sta facendo - anche dal punto di vista del Marketing e della Promzione - cose cosi interessanti si affida al Vecchio Premio Truccato e Polveroso per moltiplicare la propria visibilità, significa o potrebbe significare che un valore ancora c´é, anche per i piccoli che non entreranno in cinquina.
Questo di Funetta è stato uno degli esordi più chiaccherati dell´anno e ha avuto buon successo commerciale, nell´ambito di una nicchia.
Per la cronaca Barison, due anni fa, non entrò nella dozzina, quindi per Tunué già un successo.

Le strege di Lenzavacche - Simona Lo Iacono (E/O)
L´anno scorso E/O si giocò il caricone con la Ferrante. Quest´anno scelta molto understatement con questo romanzo ricco di sapori e "folklore" (termine che non deve in questo contesto essere visto come negativo).
Nessuna possibilità di entrare in cinquina, per quel che penso.

La reliquia di Costantinopoli - Paolo Malaguti (Neri Pozza)

Romanzo storico-avventuroso per Neri Pozza, editore che secondo me si sta spostando in una ricerca dell´estetizzante-manierato-classico che sta diminuendo il profilo "Letterario" dell´editore vicentino.
Bene essere arrivati in dozzina (ma chiaro, visto che comunque è editore direi non piccolo ma medio, e ben connesso) ma chiaramente non va in cinquina.


Il cinghiale che uccise Liberty Valance - Giordano Meacci (Minimum Fax)

Il libro sta avendo ottima stampa e l´editore ci sa fare, parecchio.
C´é una situazione strana che analizzerò sotto la voce Stancanelli. Anzi no, lo faccio subito.
La variabile NDT (Nave di Teseo). Okay, è un editore indipendente, ma dentro ci sono la Sgarbi, Veronesi, c´era Umberto Eco. Solo che se entra in cinquina, occupa un posto da editore indipendente evitando il "ripescaggio" secondo le nuove regole.
A mio modo di vedere, se non ce la fa la Stancanelli e ad esempio entrassero in cinquina ambedue i titoli proposti da GEMS (quindi la Campo e Sermonti), viene ripescato Meacci, ma mi pare uno scenario quasi impossibile. In compenso può vincere lo Strega Giovani.


L´Addio - Antonio Moresco (Giunti)


La "nuova" Giunti di Franchini vuol dare una bella botta allo scenario dell´editoria italiana e posizionarsi con maggior decisione sulla Narrativa. In questo senso Moresco è stata un´interessante seppur non definitiva acquisizione.
Giocarsi questa carta allo Strega vale anche come ottima mossa pubblicitaria, un lancio in grande stile, insomma.
Penso che entri in cinquina, chiaramente non vince.


Conforme alla gloria - Demetrio Paolin (Voland)


Altro piccolo e valoroso editore, altro libro che gode di ottima stampa e che leggerò, penso possa essere uno dei libri più interessanti a partecipare a questa edizione. Ovviamente non entra in cinquina, per il tema altamente "storico/didattico" potrebbe giocarsela per lo Strega Giovani.


La figlia sbagliata - Raffaella Romagnolo (Frassinelli)


Editore glorioso (comunque appartiene a Mondadori), scrittrice di buon profilo "trasferita" dalla sorella Piemme, penso che l´editore possa essere contento del successo di posizione nella dozzina, in cinquina non entra.

Se avessero - Vittorio Sermonti (Garzanti)

Nome "pesante" della letteratura italiana, dietro un grande gruppo (GEMS) e un ex-grande marchio che sembra essersi specializzato sul rosa-leggero-romantico e che per mantenere un antico prestigio si gioca due scrittori come Magris e appunto Sermonti.
Anche qui vale e prevale l´elemento autobiografico, certa la presenza in cinquina e secondo me se la gioca anche per la vittoria finale. 


La femmina nuda - Elena Stancanelli (La nave di Teseo)


Dicevo sopra, l´editore è indipendente ma chiaramente non un indipendente qualsiasi, il nome dello scrittore c´è, e anche la storia è suggestiva, anche se ho sentito pareri contrastanti.
Penso rischi seriamente di entrare in cinquina.

Per riassumere, la mia previsione per la cinquina è: Affinati, Albinati, Moresco, Sermonti, Stancanelli.

Vittoria finale direi 45% Albinati, 35% Sermonti, 20% Affinati.

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