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LE ANTICIPAZIONI. SAUNDERS, PRICE, ISHIGURO, COE E UN POCHINO DI FRANZEN

USA E UK - IN QUESTA PUNTATA


Rubrica di Recensireilmondo



I Big, ci sono anche loro. Big in quanto scrittori conosciuti, le cui ultime opere o riproposizioni sono attese - dai lettori avveduti che qui non si parla di Dan Brown (...senza snobismi e con rispetto...).

In attesa di notizie su quando Purity, l´ultimo di Jonathan Franzen (in uscita negli USA a Settembre) verrà portato in Italia (sarà molto probabilmente nel 2016), gli appassionati di Americana potrebbero consolarsi con i racconti di George Saunders o la riproposta di un mini-classico di Richard Price.

Ok, sono Big questi? Sì, per un lettore avveduto sì.

Saunders é semplicemente tra "Il meglio" che il racconto sappia esprimere ai nostri tempi. Lo chiamerei "realismo storto", per lo scarto surreale (quasi da Barthelme) che viene imposto a situazioni normalissime.
Uscirà per Minimum Fax credo a cavallo dell´estate Bengodi, del 1996, che é il suo esordio, già edito con il nome "Il declino delle guerre civili americane".
Una raccolta di racconti quindi utile a definire e conoscere lo stile dell´autore e confrontarlo con la sua evoluzione. Ai tempi lo pubblicò Einaudi, non se ne accorsero in molti ma quei pochi rimasero estasiati.

Per quanto concerne Richard Price é scrittore e sceneggiatore americano, fondamentalmente fa intrattenimento di alto livello, libri pronti (ed é in questo caso una nota positiva) a diventare Film.
Neri Pozza sta per far ri-uscire la crime story Clockers che Spike Lee portò al cinema con successo.
É una storia di gang, traffico di droga e polizia, ne furono lodati l´accuratezza delle "locations" e la rigorosa documentazione "filologica" ad esempio su linguaggio e usanze dei drug dealer.

Mi sposto in Inghilterra con due autori indubbiamente molto amati e seguiti: Kazuo Ishiguro e Jonathan Coe.

Del primo uscirà in estate per Einaudi il nuovo Il gigante sepolto. Ishiguro é un abile esploratore di sentimenti e uno scrittore per il quale temi come passato/scopo della vita e memoria sono centrali, e in effetti paiono esserlo anche in questo ultimo romanzo (appena uscito in Inghilterra) che secondo il collega David Mitchell (quello di Cloud Atlas) é il suo migliore.
É una storia che leggendo la trama sembra collocarsi a metà tra il fantasy/avventura e il romanzo di ricerca nella desolazione alla McCarthy.
É ambientato nell´alto medioevo inglese dove una anziana coppia si mette alla ricerca del figlio, e incontra orchi, folletti e altre creature che sembrano essere uscite dalla saga di Tolkien. La ricerca chiaramente é tanto rivolta all´esterno, quando all´interno (la propria vita, il proprio amore). Non sono amante di un certo tipo di atmosfere, ma in mano a Ishiguro mi pare che il "risultato" possa essere per nulla banale.

A proposito di banalità, lo era purtroppo l´ultimo di Jonathan Coe, l´esilissimo Expo58, simbolico di come questo scrittore abbia un po´perso la strada giusta.
Peccato, in ogni modo a Maggio per Feltrinelli uscirà una altrettanto esile (nelle dimensioni) raccolta di suoi racconti - appena 55 pagine - con il titolo di Disaccordi Impefetti.
Si parla fondamentalmente di sentimenti, di amori, di ricordi, di impossibilitá di cambiare il proprio destino, in questi quattro racconti. Tutti temi che il miglior Coe sapeva trattare con abilità e profondità, quindi magari una chance gliela diamo.

Tornerò in tempi molto brevi con altre anticipazioni "consistenti", tra gli altri Modiano, Cortazar e un po´di giallo per cui...stay tuned.

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